Cosa è la pianificazione fiscale: scopri come pagare meno tasse in modo semplice e legale

Se hai già sentito parlare di pianificazione fiscale e magari ti stai chiedendo di cosa si tratta e quali possono essere i vantaggi di fare una efficace pianificazione fiscale per la tua attività, sei nel posto giusto. In questo articolo ti spiegherò in modo semplice cos’è la pianificazione fiscale, perchè possono farla sia i liberi professionisti che i titolari di una piccola media impresa e non sia una possibilità riservata soltanto alle grandi aziende o alle multinazionali.

La pianificazione fiscale rappresenta un insieme di strategie completamente legittime, volte a minimizzare il carico fiscale imposto dallo Stato. In altre parole, conoscere molto bene la legge fiscale e le possibilità che offre per abbattere la tassazione al minimo. Questo processo consente di pagare meno tasse e aumentare i guadagni risparmiando risorse economiche e finanziarie in modo efficace, permettendo di reinvestire il capitale risparmiato direttamente nella propria attività.

Padroneggiare le tecniche di pianificazione fiscale non solo migliora la salute della tua attività, ma assicura anche una tassazione più equa e proporzionata alle tue effettive capacità economiche. La pianificazione fiscale è, quindi, uno strumento essenziale per incrementare la tua competitività e sostenibilità nel lungo termine.

Come fare pianificazione fiscale Ora che abbiamo capito che fare pianificazione fiscale significa applicare in modo intelligente le leggi del fisco per minimizzare le tasse dovuto allo Stato, come fare una pianificazione fiscale efficace?! Ci sono dei passaggi da seguire e che ora ti spiegheremo che ti permettono di costruire la giusta strategia fiscale su misura per la tua attività, perché forse è bene precisarlo, fare pianificazione fiscale e come fare un vestito su misura, quello per la tua azienda. Qual’è la forma giuridica della tua azienda  Quando pensi alla pianificazione fiscale per la tua azienda, uno degli aspetti fondamentali da considerare è la forma giuridica che scegli. Questo perché ogni tipo di struttura, che si tratti di una ditta individuale, una società di persone come una SNC o una SAS, o una società di capitali come una SRL o una SPA, segue regole fiscali diverse. E queste differenze possono aprire varie porte per ottimizzare le tasse che paghi. La scelta della forma giuridica non è solo un dettaglio burocratico, ma la base per una strategia di pianificazione fiscale efficace che ti consenta di per pagare meno tasse e a gestire più efficacemente le tue risorse finanziarie. Per esempio, alcune strutture potrebbero offrirti vantaggi in termini di tassazione meno onerosa, mentre altre potrebbero essere più vantaggiose per attirare investimenti o gestire il passaggio generazionale. Insomma, la decisione non è da prendere alla leggera, considerando non solo l’aspetto fiscale ma anche i tuoi obiettivi a lungo termine per l’azienda.

Quali sono i numeri della tua azienda 

Per decidere la forma giuridica più adatta alla tua azienda, un passo fondamentale è analizzare i numeri del tuo business: quanto guadagni e quanto spendi, e quindi quanto ti rimane di utile su cui pagherai le tasse.

Se, per esempio, gestisci un’attività commerciale o artigianale con un utile annuo di 30.000 euro, potresti considerare la ditta individuale. Questa forma non ti offre molte strategie avanzate di pianificazione fiscale, ma ha il vantaggio di costi di gestione bassi, il che potrebbe essere un punto a favore. Se invece la tua azienda è più grande, con vari dipendenti, un fatturato ed un utile significativo, e magari ti trovi spesso a viaggiare per lavoro o hai intenzione di reinvestire gli utili, allora una società a responsabilità limitata (SRL) potrebbe essere la scelta migliore. Questa forma giuridica offre più opzioni per gestire le tasse in modo efficiente e sostenere la crescita del tuo business.

I principali strumenti di pianificazione fiscale 

Ora vediamo quali strumenti di pianificazione fiscale potrebbero aiutarti a pagare meno tasse e capire se è il momento di cambiare la forma giuridica della tua azienda. Esplorare questi strumenti ti può offrire la possibilità di ridurre le tue imposte legalmente, e a seconda dei risultati, potresti pensare se passare, ad esempio, da una ditta individuale a una società a responsabilità limitata. Questo passaggio potrebbe essere vantaggioso se la tua azienda è in crescita e sono cambiate le esigenze fiscali per gestire meglio il tuo business e massimizzare i tuoi guadagni.

I buoni pasto 

Se sei un libero professionista o hai una ditta individuale, uno strumento che risponde alla domanda “come pagare meno tasse” sono i buoni pasto. Puoi dedurre il loro costo fino al 75%, ma attenzione al limite del 2% del tuo fatturato annuo. Però, c’è un “ma”: se sei sotto il regime forfettario, mi dispiace, ma questa deducibilità non si applica. In questo regime, infatti, non puoi detrarre le spese per i buoni pasto.

Passando alle società, qui la situazione è ancora più interessante. Se la tua azienda fornisce buoni pasto ai dipendenti, puoi dedurre completamente questi costi, e non devi nemmeno preoccuparti di contributi previdenziali o tasse su questi importi, fino a un certo limite giornaliero. Questo non solo aiuta a tagliare un po’ le spese aziendali, ma fa anche felici i dipendenti. E se sei tra gli amministratori della società puoi beneficiarne anche tu come i dipendenti. Un altro punto a favore dei buoni pasto è la loro flessibilità. Si possono spendere in molti posti: ristoranti, bar, supermercati, e persino per il cibo a domicilio. Quindi, sia che tu stia in ufficio, sia che lavori da casa, i buoni pasto sono efficaci per rendere il costo che sostieni riconosciuto dal Fisco e permetterti un rispamio fiscale grazie ad una pianificazione fiscale efficace. I rimborsi kilometrici 

Un altro strumento che risponde alla domanda “come pagare meno tasse” sono i rimborsi chilometrici che offrono un vantaggio fiscale significativo per te, sia che tu sia un amministratore di società o il titolare di una ditta individuale. Questi rimborsi ti permettono di dedurre le spese di viaggio dal reddito imponibile, riducendo così le imposte dovute. Il fisco riconosce infatti il costo del rimborso chilometrico come una spesa aziendale legittima e deducibile.

Inoltre, se utilizzi la tua auto per trasferte fuori dal comune e il rimborso è calcolato secondo le tabelle ACI, l’importo che ricevi non viene considerato reddito tassabile. Questo significa che non dovrai pagare imposte sulle somme rimborsate. In pratica, ottieni un doppio beneficio: risparmi sulle tasse aziendali e ricevi un rimborso esente da imposte. Questo sistema di pianificazione fiscale ti permette di ottimizzare il carico fiscale e di trarre un vantaggio economico diretto. Il rimborso forfettario delle indennità di trasferta 

Il rimborso forfettario rappresenta una somma fissa che l’azienda riconosce agli amministratori e ai dipendenti quando questi devono effettuare trasferte per motivi di lavoro. A differenza del rimborso chilometrico, che varia in base alla distanza percorsa, il rimborso forfettario rimane costante indipendentemente dai chilometri coperti. L’importo di questo rimborso varia in base alla tipologia di trasferta. Se la trasferta avviene all’interno del comune, ma sempre in Italia, il rimborso giornaliero è di 46,48 euro. Se invece la trasferta è all’estero, il rimborso sale a 77,46 euro al giorno. Per esempio, se ti sposti fuori dal comune dove ha sede legale la tua azienda per motivi di lavoro, ricevi un rimborso giornaliero di 46,48 euro. Questo importo è esente da imposte e contributi, rendendolo un vantaggio significativo sia per i dipendenti che per gli amministratori.Per quanto riguarda la gestione di questo rimborso, non è necessario presentare fatture o note spese per ottenerlo. Tuttavia, è consigliabile conservare tali documenti per evitare eventuali problemi con l’Agenzia delle Entrate.È importante notare che, se l’importo del rimborso supera i limiti stabiliti, la parte eccedente sarà soggetta a tassazione per chi lo riceve. Per l’azienda, invece, l’intero importo del rimborso è deducibile senza alcuna limitazione, offrendo così un ulteriore vantaggio fiscale.

Compenso amministratore Un altro strumento di pianificazione fiscale è il compenso amministratori per i soci della SRL che sono stati nominati anche amministratori.

Invece di pagare l’amministratore distribuendo i profitti aziendali, che sono tassati al 26% e soggetti a un’IRES del 24%, l’assemblea dei soci può decidere di dare all’amministratore uno stipendio periodico. Questo stipendio sarà tassato come quello dei dipendenti, con aliquote progressive, e ridurrà la base imponibile dell’azienda perché è considerato un costo. È importante non fissare uno stipendio troppo alto per l’amministratore, altrimenti la tassazione potrebbe diventare meno vantaggiosa.

Il Tfm

Il Trattamento di Fine Mandato è una somma che viene data all’amministratore di un’azienda quando termina il suo incarico. Non c’è un importo fisso deciso dalla legge, ma deve essere adeguato al reddito dell’azienda e al ruolo dell’amministratore. Questo costo è deducibile per l’azienda, quindi può ridurre l’importo su cui vengono calcolate le tasse. È favorevole per la società perché ha un costo fiscalmente riconosciuto e quindi paga meno tasse. Inoltre, la somma che riceve l’amministratore ha una tassazione agevolata e viene tassata solo nel momento in cui viene effettivamente pagata.

È importante rispettare alcune formalità per evitare che il fisco contesti il costo alla società e lo recuperi a tassazione. Come possiamo aiutarti Se vuoi sapere:

  • qual’è la forma giuridica più adatta per la tua azienda,
  • il fatturato minimo che devi raggiungere per iniziare a guadagnare,
  • come aumentare utile e liquidità anche senza aumentare il fatturato,
  • come non sprecare nemmeno un euro in costi inutili,
  • come non regalare tasse non dovute al fisco,
  • pianificare le azioni per ottenere il massimo dalla tua attività e farla crescere

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