Contributi INPS partita iva regime forfettario: quanto devo pagare?

Guida ai contributi INPS nel regime forfettario, con esempi pratici e consigli su come calcolarli

Immagina di aver finalmente realizzato il sogno di lavorare in proprio, gestendo la tua attività con passione e dedizione ed hai scelto il regime forfettario per la sua semplicità e convenienza fiscale. Tuttavia, arriva il momento di affrontare una questione cruciale: come si calcolano i contributi INPS con regime forfettario? Non preoccuparti, siamo qui per guidarti passo dopo passo in questo percorso, assicurandoti una comprensione chiara e completa.

Introduzione al Regime Forfettario

Il regime forfettario rappresenta una scelta ideale per molti liberi professionisti grazie alla sua semplicità e alle agevolazioni fiscali offerte. Ma quali sono le sue caratteristiche distintive?

Caratteristiche Principali:

  • Tassazione Agevolata: Applicazione di un’imposta sostitutiva del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni per le nuove attività.
  • Semplificazione Contabile: Esenzione dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili complesse.
  • Determinazione Forfettaria del Reddito: Il reddito imponibile si calcola applicando un coefficiente di redditività ai ricavi o compensi.

Requisiti di Accesso:

  • Limite di Ricavi o Compensi: Non superare €85.000 annui.
  • Assenza di Partecipazioni: Non detenere quote di partecipazione in società di persone, associazioni o imprese familiari.
  • Spese per Lavoro Dipendente: Non superare €20.000 annui.

Contributi Previdenziali: Una Panoramica

I contributi previdenziali sono fondamentali per garantire una pensione futura e l’accesso a determinate prestazioni assistenziali. Tuttavia, il loro calcolo varia in base alla categoria professionale di appartenenza. Vediamo insieme le principali differenze.

Categorie di Professionisti:

  • Professionisti Senza Cassa: Non iscritti ad albi professionali specifici e privi di una cassa previdenziale autonoma; versano i contributi alla Gestione Separata INPS.
  • Professionisti con Cassa: Iscritti ad albi professionali con una propria cassa previdenziale (es. avvocati, architetti, medici).
  • Artigiani e Commercianti: Iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS.

Professionisti Senza Cassa: la Gestione Separata INPS

Se sei un professionista non iscritto a un albo specifico e quindi privo di una cassa previdenziale autonoma, rientri nella Gestione Separata INPS. Ma come funziona l’INPS per i forfettari?

Modalità di Calcolo:

  • Determinazione del Reddito Imponibile: Moltiplica i ricavi annuali per il coefficiente di redditività associato al tuo codice ATECO. Ad esempio, per attività professionali, scientifiche e tecniche, il coefficiente è del 78%.

Esempio Pratico:

  • Ricavi Annuali: €83.000
  • Coefficiente di Redditività: 78%
  • Reddito Imponibile: €83.000 x 78% = €64.740
  • Aliquota Contributiva: 26,07%
  • Contributi Previdenziali: €64.740 x 26,07% = €16.878,62

Immagina ora un professionista con un coefficiente diverso, ad esempio 67%:

  • Coefficiente di Redditività: 67%
  • Reddito Imponibile: €83.000 x 67% = €55.610
  • Contributi Previdenziali: €55.610 x 26,07% = €14.494,43

Quando si pagano i contributi INPS per i professionisti senza cassa

Se sei un professionista senza cassa iscritto alla Gestione Separata INPS, i contributi previdenziali vengono calcolati in base al reddito dichiarato e seguono le scadenze fiscali per il pagamento delle imposte. I contributi devono essere versati nelle seguenti date:

  • Saldo e primo acconto: 30 giugno (o 30 luglio con una maggiorazione dello 0,40%).
  • Secondo acconto: 30 novembre.

Modalità di pagamento

  • Si utilizza il modello F24 per effettuare i versamenti, compilando la sezione relativa alla Gestione Separata INPS.
  • È consigliabile monitorare i propri redditi periodicamente per prevedere gli importi dovuti.

 

Professionisti con Cassa Previdenziale

Se appartieni a una professione regolamentata da un albo e hai una cassa previdenziale dedicata, le modalità di contribuzione differiscono. Ma quanto contribuisce un professionista con cassa nel regime forfettario? Vediamo come.

Struttura dei Contributi:

  • Contributo Soggettivo: Percentuale sul reddito professionale netto, destinata a finanziare le pensioni dei professionisti. L’aliquota varia in base all’ordine professionale.
  • Contributo Integrativo: Percentuale sul volume d’affari IVA (fatturato), solitamente del 4%, spesso addebitata al cliente in fattura come rivalsa.
  • Contributo di Maternità: Importo fisso annuale destinato a finanziare le indennità di maternità e altre forme di assistenza.

Esempio Pratico:

  • Ricavi Annuali: €83.000
  • Aliquota Contributo Soggettivo: 14%
  • Aliquota Contributo Integrativo: 4%
  • Calcolo Contributo Soggettivo: €83.000 x 14% = €11.620
  • Calcolo Contributo Integrativo: €83.000 x 4% = €3.320
  • Totale Contributi: €11.620 + €3.320 = €14.940

Nota Bene: Ogni cassa previdenziale segue regole proprie e potrebbe avere aliquote o contributi minimi differenti. Per effettuare un calcolo preciso, ti consigliamo di consultare il regolamento della tua cassa professionale o di richiedere il supporto di un consulente esperto.

Quando si pagano i contributi INPS per i professionisti con cassa

Se appartieni a una categoria professionale regolamentata da un albo (ad esempio, avvocati, architetti, medici, commercialisti), sei obbligato all’iscrizione alla cassa previdenziale di appartenenza, che gestisce in maniera autonoma il sistema di contribuzione per i propri iscritti. A differenza della Gestione Separata INPS, i contributi versati alle casse professionali seguono regolamenti specifici che variano da un ordine all’altro. Questo significa che scadenze, importi, modalità di calcolo e requisiti per il pagamento dei contributi possono differire notevolmente in base alla categoria professionale.

Contributi INPS per Artigiani e Commercianti nel Regime Forfettario

Gli artigiani e i commercianti iscritti alla Gestione INPS versano un contributo fisso annuale che copre una parte del reddito minimo imponibile. Questo contributo fisso è dovuto anche se il reddito è pari a zero, ed è soggetto a rivalutazione ogni anno da parte dell’INPS.

Per il 2024, i contributi minimi annuali sono i seguenti:

  • Artigiani: €4.208,40
  • Commercianti: €4.315,42

Questi importi coprono un reddito fino a €18.415.

Se il reddito supera questa soglia, sulla parte eccedente vengono applicate delle aliquote aggiuntive:

  • Artigiani: 24%
  • Commercianti: 24,48%

Quindi, chi supera il reddito di €18.415 deve versare un ulteriore contributo calcolato sulla parte eccedente con le relative aliquote.

Facciamo un esempio per chiarire meglio il meccanismo.

Esempio per un Artigiano:

  • Ricavi Annuali: €83.000
  • Coefficiente di Redditività: 40%
  • Reddito Imponibile: €83.000 x 40% = €33.200
  • Contributo Fisso: €4.208,40
  • Eccedenza Reddito: €33.200 – €18.415 = €14.785
  • Contributi Variabili: €14.785 x 24% = €3.548,40
  • Totale Contributi: €4.208,40 + €3.548,40 = €7.756,80

Esempio per un Commerciante:

  • Ricavi Annuali: €83.000
  • Coefficiente di Redditività: 25%
  • Reddito Imponibile: €83.000 x 25% = €20.750
  • Contributo Fisso: €4.315,42
  • Eccedenza Reddito: €20.750 – €18.415 = €2.335
  • Contributi Variabili: €2.335 x 24,48% = €571,70
  • Totale Contributi: €4.315,42 + €571,70 = €4.887,12

Tabella delle Aliquote INPS e Contributi Previdenziali

Categoria Professionale Gestione Previdenziale Aliquota Contributiva Contributo Fisso Soglia Reddito Minimale Aliquota Eccedenza
Liberi Professionisti senza Cassa Gestione Separata INPS 26,07% No N/A N/A
Liberi Professionisti con Cassa Cassa Previdenziale di Categoria Variabile Variabile Variabile
Artigiani Gestione Artigiani INPS 24% Sì (€4.208,40) €18.415 24%
Commercianti Gestione Commercianti INPS 24,48% Sì (€4.315,42) €18.415 24,48%

Quando si pagano i contributi INPS per artigiani e commercianti

Gli artigiani e commercianti iscritti alla Gestione INPS devono pagare:

  1. Contributi fissi: calcolati su un reddito minimo imponibile.
  2. Contributi eccedenti il minimale: calcolati sulla quota di reddito superiore al limite di €18.415.

Contributi fissi

Gli importi per il 2024 sono:

  • Artigiani: €4.208,40 (pari a €1.052,10 per trimestre)
  • Commercianti: €4.315,42 (pari a €1.078,85 per trimestre)

Scadenze dei contributi fissi

I contributi fissi si pagano in 4 rate con queste scadenze:

  • 16 maggio 2024
  • 20 agosto 2024
  • 18 novembre 2024
  • 16 febbraio 2025

Contributi eccedenti il minimale

Per i redditi che superano il limite di €18.415, si applicano aliquote aggiuntive:

  • Artigiani: 24% sulla parte eccedente.
  • Commercianti: 24,48% sulla parte eccedente.

Scadenze dei contributi eccedenti il minimale

  • Saldo e primo acconto: 30 giugno (o 30 luglio con una maggiorazione dello 0,40%).
  • Secondo acconto: 30 novembre

Tabella Riepilogativa: Scadenze e Importi dei Contributi INPS

Tipo di contributo Data di versamento Artigiani (€) Commercianti (€)
Contributi fissi – 1ª rata 16 maggio 2024 1.052,10 1.078,85
Contributi fissi – 2ª rata 20 agosto 2024 1.052,10 1.078,85
Contributi fissi – 3ª rata 18 novembre 2024 1.052,10 1.078,85
Contributi fissi – 4ª rata 16 febbraio 2025 1.052,10 1.078,85
Contributi eccedenti – saldo e 1° acconto 30 giugno 2024 Variabile Variabile
Contributi eccedenti – 2° acconto 30 novembre 2024 Variabile Variabile

Agevolazioni e Riduzioni dei Contributi INPS

Se sei un artigiano o un commerciante in regime forfettario, hai la possibilità di accedere a due agevolazioni contributive che permettono di ridurre l’importo dei contributi INPS da versare. Vediamo nel dettaglio come funzionano con degli esempi pratici.

Riduzione del 35% dei Contributi INPS

Gli artigiani e commercianti in regime forfettario possono richiedere la riduzione del 35% sui contributi previdenziali obbligatori. Questa riduzione si applica sia sul contributo fisso, sia sulla parte variabile per redditi superiori al minimale.

Esempio per un Artigiano con Riduzione del 35%:

  • Ricavi Annuali: €83.000
  • Coefficiente di Redditività: 40%
  • Reddito Imponibile: €83.000 x 40% = €33.200
  • Contributo Fisso: €4.208,40 → Ridotto del 35% = €2.735,46
  • Eccedenza Reddito: €33.200 – €18.415 = €14.785
  • Contributi Variabili: €14.785 x 24% = €3.548,40 → Ridotto del 35% = €2.306,46
  • Totale Contributi: €2.735,46 + €2.306,46 = €5.041,92

Senza la riduzione, il totale sarebbe stato €7.756,80, quindi il risparmio effettivo è di €2.714,88.

Esempio per un Commerciante con Riduzione del 35%:

  • Ricavi Annuali: €83.000
  • Coefficiente di Redditività: 25%
  • Reddito Imponibile: €83.000 x 25% = €20.750
  • Contributo Fisso: €4.315,42 → Ridotto del 35% = €2.804,99
  • Eccedenza Reddito: €20.750 – €18.415 = €2.335
  • Contributi Variabili: €2.335 x 24,48% = €571,70 → Ridotto del 35% = €371,60
  • Totale Contributi: €2.804,99 + €371,60 = €3.176,59

Senza la riduzione, il totale sarebbe stato €4.887,12, quindi il risparmio effettivo è di €1.710,53.

Come si richiede la riduzione? Per ottenere la riduzione del 35%, è necessario presentare apposita domanda telematica attraverso il “Cassetto Previdenziale Artigiani e Commercianti” sul portale INPS. Se la richiesta viene accettata, la riduzione si applica automaticamente ogni anno fino a rinuncia.

Riduzione del 50% per Nuove Attività

Dal 2025, gli artigiani e commercianti che si iscrivono per la prima volta alla Gestione INPS possono beneficiare di una riduzione del 50% sui contributi previdenziali obbligatori per i primi tre anni di attività.

Esempio per un Artigiano con Riduzione del 50%:

  • Contributo Fisso: €4.208,40 → Ridotto del 50% = €2.104,20
  • Eccedenza Reddito: €33.200 – €18.415 = €14.785
  • Contributi Variabili: €14.785 x 24% = €3.548,40 → Ridotto del 50% = €1.774,20
  • Totale Contributi: €2.104,20 + €1.774,20 = €3.878,40

Esempio per un Commerciante con Riduzione del 50%:

  • Contributo Fisso: €4.315,42 → Ridotto del 50% = €2.157,71
  • Eccedenza Reddito: €20.750 – €18.415 = €2.335
  • Contributi Variabili: €2.335 x 24,48% = €571,70 → Ridotto del 50% = €285,85
  • Totale Contributi: €2.157,71 + €285,85 = €2.443,56

Come si richiede la riduzione del 50%? Questa agevolazione è destinata esclusivamente ai nuovi iscritti e deve essere richiesta all’INPS al momento dell’apertura della posizione previdenziale. A differenza della riduzione del 35%, questa misura non si rinnova automaticamente.

Effetto sulla Pensione

Le riduzioni dei contributi del 35% e del 50% consentono di risparmiare nell’immediato, ma è importante sapere che possono influire negativamente sulla futura pensione. Questo perché il calcolo della pensione si basa sui contributi effettivamente versati. Se con la riduzione il totale versato è inferiore al minimo richiesto per l’accredito dell’annualità piena, potrebbero essere riconosciuti meno mesi di contributi ai fini pensionistici.

Per questo motivo, prima di aderire a una di queste agevolazioni, è utile valutare con attenzione l’impatto a lungo termine o consultare un esperto.

Consigli Pratici per una Gestione Efficace

  • Monitora il tuo reddito periodicamente: calcola i tuoi ricavi e verifica il coefficiente di redditività. Imposta controlli trimestrali per verificare se stai rispettando gli obblighi contributivi.
  • Pianifica i tuoi pagamenti: prevedi in anticipo i contributi da versare per non compromettere la liquidità della tua attività. Puoi creare un fondo riservato ai versamenti periodici.
  • Fai verifiche periodiche con un esperto: controllare regolarmente i tuoi calcoli con un consulente ti aiuterà a evitare errori o costi imprevisti.
  • Siamo a tua disposizione: puoi richiedere una consulenza gratuita con noi per chiarire ogni dubbio e ricevere un supporto personalizzato sulla gestione contributiva e fiscale.

Con una corretta pianificazione e il giusto supporto, potrai concentrarti sulla tua attività senza preoccuparti di errori o ritardi. Contattaci per sapere come possiamo aiutarti

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