Come pagare meno tasse con la SRL grazie ad una pianificazione fiscale efficace

La scelta della forma giuridica dell’azienda è determinante sulle tasse da pagare e sulla tutela del patrimonio personale. Nel nostro ordinamento per gestire una piccola media impresa ci sono diverse forme giuridiche :

  1. ditta individuale
  2. snc
  3. sas
  4. srl

ognuna con costi burocratici e di gestione diversi. Perché quindi scegliere una srl rispetto alle altre forme giuridiche ?! Innanzitutto perché il rischio imprenditoriale e quindi la necessità di una forma giuridica che ti tuteli dipende da quanto rischiosa è l’attività che svolgi. Se costruisci case il rischio è diverso da quello di vendere, ad esempio, abbigliamento. Se sei titolare di una srl, infatti, e le cose non dovessero funzionare, il tuo patrimonio personale è al sicuro e i creditori possono rivalersi soltanto sui beni della srl. In secondo luogo perché anche se la tua attività non fosse particolarmente rischiosa ma tuoi i ricavi e i tuoi utili alti, la srl ti permette di adottare strumenti di pianificazione fiscale per pagare meno tasse che le altre forme giuridiche non ti consentono. In poche parole la srl, a certe condizioni, è la forma più adatta a garantirti un carico fiscale più “onesto” e una protezione adeguata del tuo patrimonio. Lo schema di lavoro per essere sicuri che la srl è la scelta giusta per la tua azienda è questo:

  1. capire che tipo di attività svolgi;
  2. quali sono i rischi dell’attività;
  3. quanti utili la tua azienda produce;
  4. quali sono i costi del conto economico.

Questo perché è andando ad agire sui costi del conto economico che possiamo costruire una pianificazione fiscale per pagare meno tasse rispettando la legge, sfruttando proprio quello che la legge consente di fare. Quindi, supponiamo che gli utili della tua attività siano di qualche decina di migliaia di euro, andiamo a capire quali sono alcuni degli strumenti di pianificazione fiscale efficace per pagare meno tasse della srl.

I principali 5 strumenti di pianificazione fiscale  Ragioniamo numeri alla mano. Supponiamo che il tuo utile aziendale, ovvero i ricavi meno i costi inerenti sia di € 100.000. In questo caso se volessi metterti in tasca gli utili la società pagherebbe Ires per il 24%, Irap per il 3,9% e la rimamente somma sarebbe tassata al 26% per poterla passare dalla sfera della srl alla tua sfera personale.

Descrizione Importo (€)
Utile aziendale prima delle tasse 100.000
IRES (24%) 24.000
Utile netto dopo IRES 76.000
IRAP (3,9%) 3.900
Utile netto dopo IRES e IRAP 72.100
Imposta del 26% per trasferire l’utile 18.746
Somma netta trasferibile alla sfera personale 53.354

In questo caso

  1. Utile ante imposte: 100.000
  2. tasse complessive: 46.646
  3. somma netta percepita: 53.354

Come possiame possiamo fare in modo che il 47% dei tuoi guadagni vada a finire nelle tue tasche invece che in quelle dello Stato e pagare meno tasse?! Dobbiamo fare pianificazione fiscale, ovvero sfruttare la normativa fiscale per creare lecitamente dei costi che riducano quei € 100.000 che abbiamo visto come vengono tassati. In questo modo, non solo ottimizzi il carico fiscale, ma rispetti anche le normative, sfruttando tutte le opportunità offerte dalla legge per pagare meno tasse.

I buoni pasto 

Se sei tra gli amministratori della società la tua azienda può fornirti buoni pasto come ai dipendenti, costi completamente deducibili ma non tassati per chi ne beneficia fino a un certo limite giornaliero. Questo non solo aiuta a tagliare un po’ le spese aziendali ma ti permette di percepire un compenso esentasse. Considerando una media di 220 giorni lavorativi e il limite di € 8 per i buoni pasto elettronici puoi percepire un compenso esentasse di € 1.760 annuo, costo che per la società è deducibile. I buoni pasto si possono spendere in molti posti: ristoranti, bar, supermercati, e persino per il cibo a domicilio. Quindi, sia che tu stia in ufficio, sia che lavori da casa, i buoni pasto sono efficaci per rendere il costo che sostieni riconosciuto dal Fisco e permetterti un rispamio fiscale grazie ad una pianificazione fiscale efficace. I rimborsi kilometrici  Un altro strumento che risponde alla domanda come pagare meno tasse sono i rimborsi chilometrici che offrono un vantaggio fiscale significativo per te, sia che tu sia amministratore della società o dipendente. Questi rimborsi ti permettono di dedurre le spese di viaggio dal reddito imponibile della società, riducendo così le imposte dovute. Il fisco riconosce infatti il costo del rimborso chilometrico come una spesa aziendale legittima e deducibile. Inoltre, se utilizzi la tua auto per trasferte fuori dal comune il rimborso è calcolato secondo le tabelle ACI, l’importo che ricevi non viene considerato reddito tassabile. Questo significa che non dovrai pagare imposte sulle somme rimborsate. In pratica, ottieni un doppio beneficiorisparmi sulle tasse aziendali e ricevi un rimborso esente da imposte. Questo sistema di pianificazione fiscale ti permette di ottimizzare il carico fiscale e di trarre un vantaggio economico diretto.

Per esempio, se viaggi per lavoro per 141 giorni e percorri in media 300 km al giorno, e supponendo un costo medio di 0,5 euro al km (questo può variare a seconda del modello dell’auto), il rimborso totale sarà:

300 km/giorno × 141 giorni × 0,5 euro/km = 21.150 euro300 = 21.150 Quindi, riceverai circa 21.150 euro per 141 giorni di trasferta, tutto esentasse. È un sistema che ti permette di ottimizzare il carico fiscale e ottenere un beneficio economico diretto. Ricorda di conservare la documentazione come le note spese e i giustificativi dei chilometri percorsi per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate. Il rimborso forfettario delle indennità di trasferta  Il rimborso forfettario rappresenta una somma fissa che l’azienda riconosce agli amministratori e ai dipendenti quando questi devono effettuare trasferte per motivi di lavoro. A differenza del rimborso chilometrico, che varia in base alla distanza percorsa, il rimborso forfettario rimane costante indipendentemente dai chilometri coperti. L’importo di questo rimborso varia in base alla tipologia di trasferta. Se la trasferta avviene all’interno del comune, ma sempre in Italia, il rimborso giornaliero è di 46,48 euro. Se invece la trasferta è all’estero, il rimborso sale a 77,46 euro al giorno. Per esempio, se ti sposti fuori dal comune dove ha sede legale la tua azienda per motivi di lavoro, ricevi un rimborso giornaliero di 46,48 euro. Questo importo è esente da imposte e contributi, rendendolo un vantaggio significativo sia per i dipendenti che per gli amministratori. Per quanto riguarda la gestione di questo rimborso, non è necessario presentare fatture o note spese per ottenerlo. Tuttavia, è consigliabile conservare tali documenti per evitare eventuali problemi con l’Agenzia delle Entrate. È importante notare che, se l’importo del rimborso supera i limiti stabiliti, la parte eccedente sarà soggetta a tassazione per chi lo riceve. Per l’azienda, invece, l’intero importo del rimborso è deducibile senza alcuna limitazione, offrendo così un ulteriore vantaggio fiscale. Facciamo un esempio: se devi viaggiare per lavoro per 141 giorni, riceverai 46,48 euro al giorno. Questo significa che alla fine delle trasferte, avrai ricevuto un totale di 6.553,68 euro, tutto esentasse. È un bel vantaggio, sia per te che per l’azienda, che può dedurre l’intero importo dalle tasse. Compenso amministratore Un altro strumento di pianificazione fiscale è il compenso amministratori per i soci della SRL che sono stati nominati anche amministratori.

Invece di pagare l’amministratore distribuendo i profitti aziendali, che sono tassati al 26% dopo aver scontanto IRES del 24% e IRAP del 3.9% l’assemblea dei soci può decidere di dare all’amministratore uno stipendio periodico. Questo stipendio sarà tassato come quello dei dipendenti, con aliquote progressive, e ridurrà la base imponibile dell’azienda perché è considerato un costo. È importante non fissare compensi troppo alti per l’amministratore, altrimenti la tassazione potrebbe diventare meno vantaggiosa.

Con un reddito di 40.000 euro all’anno, ad esempio, pagherai in tasse IRPEF, pagherai 3.450 euro sui primi 15.000 euro, 3.250 euro sui successivi 13.000 euro e 4.200 euro sui restanti 12.000 euro, per un totale di 10.900 euro. A questo si aggiungono le addizionali regionali e comunali, che ammontano rispettivamente a 600 euro e 320 euro, per un totale di 920 euro per un totale di € 11.820.

Il Tfm Il Trattamento di Fine Mandato è una somma che viene data all’amministratore di un’azienda quando termina il suo incarico. Non c’è un importo fisso deciso dalla legge, ma deve essere adeguato al reddito dell’azienda e al ruolo dell’amministratore. Questo costo è deducibile per l’azienda, quindi può ridurre l’importo su cui vengono calcolate le tasse. È favorevole per la società perché ha un costo fiscalmente riconosciuto e quindi paga meno tasse. Inoltre, la somma che riceve l’amministratore ha una tassazione agevolata e viene tassata solo nel momento in cui viene effettivamente pagata. È importante rispettare alcune formalità per evitare che il fisco contesti il costo alla società e lo recuperi a tassazione. Sul compenso ipotizzato di € 40.000 il TFM può essere di circa € 3.000, costo deducibile dalla società anche se non pagato agli amministratori i quali lo tasseranno al momento dell’incasso con una tassazione agevoltata. Ecco quindi anche in questo caso un doppio beneficio: meno tasse per della società avendo aumentato i costi di € 3.000 abbassando sul quale pagare le imposte e una tassazione agevolata per gli amministratori quando percepiranno il TFM. Facciamo un riepilogo  In base alla pianificazione fiscale l’utile aziendale ante tassazione cambia in questo modo.

Descrizione Importo (€)
Utile aziendale senza pianificazione fiscale 100.000,00
Buoni pasto 1.760,00
Rimborsi km 21.150,00
Rimborso forfettario 6.553,68
Compenso amministratori 40.000,00
TFM 3.000,00
Costi totali 72.463,68
Utile con pianificazione fiscale 27.536,32
IRES (24%) 6.608,72
Utile netto dopo IRES 20.927,60
IRAP (3,9%) 1.073,51
Utile netto dopo IRES e IRAP 19.854,09
Imposta del 26% per trasferire l’utile 5.162,06
Somma netta trasferibile alla sfera personale 14.692,03

In questo caso

  1. Utile ante imposte 100.000,00
  2. tasse pagate dalla società 12.844,29
  3. tasse compenso amministratori 11.820,00
  4. tasse complessive 24.664,29
  5. somma netta percepita 72.335,71

Questa tabella ti mostra chiaramente il beneficio finanziario ottenuto tramite la pianificazione fiscale.

Descrizione Senza Pianificazione (€) Con Pianificazione (€) Beneficio in Denaro (€)
Utile ante imposte 100.000,00 100.000,00
Tasse complessive 46.646,00 24.664,29 21.981,71
Somma netta percepita 53.354,00 72.335,71 18.981,71
Risparmio sulle tasse 21.981,71
Incremento somma netta 18.981,71
Beneficio totale in denaro 40.963,42

Senza pianificazione fiscale, dovresti pagare € 46.646 di tasse, lasciandoti con una somma netta di € 53.354.

Grazie alla pianificazione fiscale, invece, le tue tasse complessive scendono a € 24.664,29. Questo significa che, dopo aver pagato le tasse, ti rimangono € 72.335,71 in tasca. Quindi, grazie alla pianificazione fiscale:

  • Paghi meno di tasse per € 21.981,71
  • Guadagni € 18.981,71 in più.

Sommando questi due benefici, ottieni un risparmio totale di € 40.963,42. In poche parole, con una buona pianificazione fiscale risparmi quasi € 22.000 in tasse e metti in tasca quasi € 19.000 in più. Questo dimostra quanto sia vantaggioso fare una buona strategia di pianificazione fiscale e pagare meno tasse. Questi però sono soltanto alcuni degli strumenti di pianificazione fiscale che la srl consente di adottare per pagare meno tasse. Come possiamo aiutarti Se vuoi sapere:

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